Il quidditch è uno sport con una componente tattica molto importante, soprattutto ad alto livello. Il rischio che l’allenatore inesperto di una squadra nuova si ritrovi spaesato di fronte ad essa è molto alto: cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.
Una buona parte delle implicazioni tattiche riguarda i battitori. I battitori in gioco sono quattro, i bolidi sono solo tre, il che significa che, in una situazione “tranquilla”, cioè con una squadra che attacca in maniera ragionata contro una difesa schierata, un battitore è senza il bolide.
Se è la squadra in attacca ad avere due bolidi, questa cercherà di eliminare l’unico battitore con bolide della difesa, per permettere al proprio attacco di segnare con più facilità, senza il timore di essere colpiti dai bolidi della difesa;
Se la squadra che attacca ha solo un bolide, questa cercherà:
di rallentare l’azione di attacco dei cacciatori nel tentativo di recuperare il controllo di due bolidi, attraverso l’uso del proprio bolide o rubandone uno fisicamente, o…
di eliminare entrambi i battitori difensivi in altro modo, per esempio colpendone uno con un bolide e placcando l’altro, dando la possibilità di un rapido attacco ai cacciatori.
La tattica di attacco è quindi abbastanza standard, con ovviamente migliaia di possibilità per quando riguarda la concreta applicazione della stessa. La scelta tattica è quindi prevalentemente in mano alla difesa.
Le filosofie principali di difesa (per quanto riguarda i bolidi) per la prima parte della partita, ovvero i primi diciotto minuti in cui i cercatori ed il boccino non sono in campo, sono essenzialmente due:
non voglio subire goal, anche a costo di perdere il controllo di un bolide (o di rimanere con uno solo, se già prima ne avevo solo uno);
preferisco focalizzarmi sul recuperare il controllo dei due bolidi, anche a rischio di subire goal, in modo da poter essere in vantaggio quando la mia squadra sarà in attacco, situazione in cui cercherò di mantenere il controllo di entrambi i bolidi.
Personalmente io preferisco la prima opzione e sono quindi disposto a, per esempio:
utilizzare un bolide per colpire un cacciatore che sta segnando, col rischio che venga recuperato da un avversario;
non aiutare il mio compagno battitore sotto attacco di un battitore avversario pur di fermare un cacciatore che sta segnando.
Questa filosofia mi farà subire meno goal e potrò focalizzarmi sul recuperare i bolidi quando saremo in attacco, rallentando l’azione o cercando di segnare in altra maniera, come spiegato ad inizio articolo. Le principali squadre europee seguono questa filosofia.
La tattica cambia completamente quando il boccino entra in campo: la partita è in SWIM (Snitch When It Matters) o snitch range quando una cattura del boccino di una qualsiasi squadra porterebbe la stessa squadra a vincere o all’overtime. Ricordiamo che un goal vale 10 punti, la cattura del boccino 30 punti.
Questi sono i possibili casi:
Se la differenza di punteggio è di 0, 10 o 20 punti, di solito tutti i battitori si concentrano sul boccino ed i cercatori: colpire il cercatore avversario e proteggere il proprio, eliminando i battitori avversari vicini al boccino, permetterà infatti di aumentare al massimo le possibilità di cattura del boccino da parte del proprio cercatore, e quindi di vincere la partita. Ovviamente ciò potrebbe far sì che la propria squadra subisca dei goal, ma visto il punteggio ciò è abbastanza irrilevante: catturare il boccino garantirebbe comunque la vittoria. Si potrebbe aprire una parentesi nel caso in cui la differenza di punteggio sia di 20 punti: infatti, un goal da parte della squadra in vantaggio le permetterebbe di avere la garanzia dell’overtime se l’altra squadra catturasse il boccino. Perciò, si potrebbe spostare uno o due battitori sul gioco della pluffa (ma se la squadra avversaria approfitta di quell’attimo per prendere il boccino la partita è persa).
Se la differenza di punteggio è di 30 punti non c’è una tattica ben definita: la squadra in vantaggio vorrà assolutamente cercare di segnare un goal per uscire dalla situazione di SWIM, cosicché da rendere vana un’eventuale cattura avversaria, che quindi non proverebbe più a tentare di catturare il boccino perché, facendolo, perderebbe (di 10 punti). Viceversa, la squadra che sta perdendo di 30 punti cercherà di evitare in tutti i modi di prendere goal ed allo stesso tempo di segnarne uno, per poter vincere. Tutto ciò significa che in questa situazione uno o più battitori possono essere spostati sul gioco della pluffa.
Se una squadra sta vincendo di 40 o più punti è consigliabile spostare entrambi i battitori sul gioco di pluffa, per creare un margine di punti più sicuro, per esempio 80 punti: mentre i battitori (o quantomeno un battitore) avversari sono impegnati ad eliminare il nostro cercatore, i nostri battitori dominano il gioco dei cacciatori, permettendoci di segnare molti goal e di mettere al sicuro la partita, ignorando il cercatore avversario che tanto non può catturare il boccino per vincere.
Non c’è una tattica definita per una squadra che sta perdendo di 40 o più punti, essa ha il difficile compito di recuperare punti ma non subire la cattura del boccino:
Se si mettono entrambi i battitori sulla pluffa, si rischia di perdere subito se il boccino viene preso dagli avversari;
Se si mettono entrambi i battitori sul boccino, si rischia di perdere più tardi, quando la differenza di punteggio sarà talmente grande da essere irrecuperabile;
Se si fa uno e uno, si rischia di fare entrambe le cose male e quindi di rischiare di subire la cattura e comunque di vedere la differenza di punteggio allargarsi.
Ovviamente tutte le decisioni tattiche dipendono tantissimo anche da:
I particolari giocatori che si hanno in campo e le loro caratteristiche;
Le scelte tattiche degli avversari.